FAQ Clayver: domande frequenti
Tutte le risposte sulle nostre botti in ceramica per il vino
Che cosa è Clayver?
Una definizione
Clayver è un contenitore ceramico della capacità di 250, 400, 650, 1200, 2300 litri, con diverse soluzioni di stoccaggio. I modelli disponibili sono Luna (250l), Galatea e Orizzonte (400l), Polifemo (650l), Trio (1200l), Oceano (2300l). La forma può essere sferica o oblunga per limitare il peso e favorire i moti convettivi che si manifestano naturalmente in fase di fermentazione e affinamento sulle fecce fini. La forma sferica permette anche una più agevole movimentazione del contenitore negli spostamenti e ne facilita la pulizia.
Di cosa è fatto Clayver?
I materiali
Clayver è un contenitore in grès realizzato a partire da una miscela di materie prime selezionate con lo scopo preciso di renderlo idoneo al contenimento e invecchiamento del vino. Una piccola porosità residua consente un leggero scambio gassoso con l’ambiente esterno. Il tipo di materiale garantisce una eccellente inerzia chimica e l’assenza di cessioni di ioni metallici al vino. Il grès nonostante sia molto duro e resistente è comunque un materiale sensibile agli urti. Occorre dunque una certa cautela nella sua manipolazione.
Clayver è “naturale”?
Materia di origine naturale
Il termine naturale è spesso abusato e usato a sproposito. Clayver è un prodotto dell’uomo, ma tutte le materie prime utilizzate (terre) sono di origine completamente naturale, selezionate in base alla loro purezza ed idoneità enologica, miscelate solo con acqua, plasmate in forma di sfera e cotte in un forno. Niente di più.
Che differenze ci sono con la terracotta?
Un solo tipo di terra
La terracotta a differenza di Clayver è composta da un solo tipo di terra, di solito estratta nella zona di trasformazione senza alcuna selezione e cotta a temperature inferiori o appena superiori a 1000°.
Dal punto di vista funzionale, rispetto a Clayver la terracotta presenta di solito una porosità più alta, spesso eccessiva, e necessita talvolta di impermeabilizzazione per poter contenere liquidi.
Che differenze ci sono con il cemento?
Resistenza nei confronti di acidi
Clayver è equiparabile al cemento dal punto di vista della sua impermeabilità e isolamento termico. Clayver però subisce un trattamento ad alta temperatura (1200°) che lo rende assai più stabile rispetto al cemento. Clayver acquisisce quindi una resistenza chimica elevatissima nei confronti di acidi e basi forti, che il cemento non ha.
Che differenze ci sono con l’acciaio?
Isolamento e porosità
La differenze rispetto a un contenitore in acciaio sono tre:
. Maggiore isolamento termico di Clayver dovuta al peso e allo spessore di parete, che è maggiore di 2 cm;
. Conducibilità elettrica nulla e quindi minori problemi di riduzione del vino;
. Piccola porosità residua che consente uno scambio gassoso con l’esterno, seppur modesto.
Attenzione e cura
Clayver è fatto di ceramica e quindi può rompersi se subisce un urto abbastanza violento contro spigoli duri o cade da altezze anche modeste. Per questa ragione lo spostamento di Clayver deve avvenire sempre per rotolamento su superfici non dure o protette ad esempio con cartone, oppure per sollevamento inserendo nella bocca una asse di legno di lunghezza maggiore del diametro della stessa e alzandolo dal centro con una corda.
Come si può pulire Clayver?
Quali soluzioni utilizzare
Si possono usare tranquillamente soluzioni acide o basiche in condizioni “ragionevoli”. Ad esempio, nel caso di acidi è meglio evitare l’acido fluoridrico, nel caso delle basi anche forti come la soda caustica, è bene non superare i 100° C. Si può usare anche il vapore, con la cautela di lasciare poi raffreddare il recipiente naturalmente, senza forzature. Vanno bene anche idropulitrici e soluzioni enzimatiche. Il modo consigliato è il riempimento con la soluzione scelta dando tempo a tutto ciò che è solubile di sciogliersi. Ogni accessorio in acciaio inox è assemblato sulle botti Clayver attraverso un sistema di montaggio/smontaggio di tipo meccanico, per questa ragione è possibile utilizzare acqua calda o vapore senza che il sistema sia soggetto a criticità strutturali dovuta a valori differenti di dilatazione termica tra acciaio e ceramica. Nella movimentazione necessaria in queste operazioni bisogna fare riferimento al punto precedente.
Come si chiude Clayver?
Buone pratiche
Assicurarsi che la guarnizione in silicone sia ben inserita nell’alloggiamento del coperchio.
La chiusura è garantita da un coperchio in acciaio inox che ha un solo punto centrale di serraggio attraverso un dado esagonale M16. A differenza delle chiusure a più punti , tale soluzione assicura una distribuzione uniforme della forza applicata lungo tutto il perimetro della guarnizione a sezione variabile posta all’interno del coperchio stesso.
Che garanzie alimentari ci sono?
Una certificazione garantita
La ceramica ha una normativa riguardo al suo impiego alimentare e deve rispettare limiti precisi in riferimento al rilascio di cadmio e piombo in ambiente acido. Clayver non contiene queste sostanze. Anche riguardo a tutti gli altri elementi presenti nella sua composizione naturale, Clayver ha superato tutti i test di rilascio in soluzioni acide a pH inferiore a 2.5. Clayver rilascia sempre su richiesta certificazione secondo Regolamento 1935/2004/CE, Direttiva 2005/31/CE e Decreto Ministeriale 04/04/1985.
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